Sono lieto di presentare alla comune riflessione dei devoti della SdD Suor Maria Alfonsa di Gesù Bambino, la terza “gioiosa fatica” di Patrizia David: Padre Celona e Suor Alfonsa. Amare la Riparazione. Non nascondo la profonda soddisfazione suscitata da questa pubblicazione: per la prima volta, l’Opera carismatica di Mons. Antonino Celona, testimone e martire della Riparazione, è messa anche in luce dal vissuto esemplare di Suor Maria Alfonsa, Ancella Riparatrice e figlia devota del Padre Fondatore. La SdD ha fatto suo il carisma fondazionale, accogliendo in pienezza l’insegnamento e le parole del Padre, sentendo in sé gli stessi aneliti per la riparazione e vivendoli con radicalità, con audacia e con la gioiosa offerta della sua vita. Mons. Celona, presbitero di specchiata virtù della Diocesi di Messina, uomo innamorato di Dio, studioso di teologia, promotore di opere di bene largamente note non solo nella Chiesa messinese ma anche al di fuori della Sicilia, si è distinto per la santità della sua vita. È stato un sacerdote attento a cogliere i bisogni particolari del momento storico in cui visse, e le novità spirituali e culturali del suo ambiente. Dopo lunga e ininterrotta preghiera, accolse l’ispirazione divina, e fondò una Congregazione Religiosa nel 1918, e varie associazioni laicali con un chiaro ideale di vita: la Riparazione come unione a Cristo e come ripresentazione ed attualizzazione della sua vita. Per lui era chiaro che il Cristo era venuto nel mondo a salvare l’uomo e a redimerlo in pienezza. L’elemento centrale della sua intuizione carismatica fu l’amore nei confronti di Cristo e nel senso voluto da Lui. Per il Celona l’amore dà valore alla riparazione e alla stessa vita del cristiano, perché è l’elemento costitutivo del Vangelo e del cristianesimo, senza il quale tutto quello che il cristiano fa, è senza valore davanti a Dio (cfr. 1Cor 13). E la riparazione è frutto dell’amore di Dio e dell’amore del prossimo, che si può attualizzare attraverso una ricostruzione spirituale e culturale. La sua spiritualità è fortemente segnata dalla dimensione antropologica e cristologica: un grande amore per l’uomo e una forte passione per Cristo. Per il Fondatore è inutile parlare di riparazione quando manca l’amore. Secondo il suo pensiero la prima cosa che deve fare chi comprende la necessità della
riparazione, è quella di aprirsi alla carità piena. Senza la forza che dà l’amore, non si potranno affrontare le difficoltà e le sofferenze di cui si fa carico la vera riparazione. Tra coloro i quali hanno aderito a questo ideale carismatico va annoverata, per la fedeltà della sua vita religiosa, la SdD Suor Maria Alfonsa di Gesù Bambino, che fece il suo ingresso nella comunità delle Ancelle Riparatrici del SS. Cuore di Gesù nel 1956, quando la figura di Padre Celona era stata messa in ombra, tanto che ella ne ignorava l’esistenza. Ebbe, tuttavia, la “grazia” di partecipare alla rivalutazione del suo ruolo di Fondatore e di poter assaporare dalle numerose testimonianze delle suore della prima ora, la linfa vitale per il suo progetto di vita consacrata. Si è formata ed è sempre vissuta attingendo con devozione dalla vita di Padre Celona, con un ripensamento più vitale che teologico, come dalle “perle” dei suoi numerosi scritti e dalla sua opera “monumentale”: La Riparazione. Tuttavia la SdD non è stata una studiosa della teologia della riparazione, né affrontò le questioni di natura cristologica ed ecclesiologica legate al concetto, così come faceva il Fondatore, in cui forti erano i richiami a vivere la riparazione. È un’anima innamorata di questo carisma tanto da sentirsi continuatrice della missione riparatrice di Padre Celona, che abbracciò con slancio e dedizione. Spese tutte le sue energie per questa nobilissima causa, e si immolò gioiosamente per la propagazione del carisma come lampada viva che arde davanti al Signore. Il fuoco d’amore, per il Signore e per gli uomini, segnò tutta la sua esistenza e il suo continuo apostolato, tanto da essere il suo “assillo” principale. La sua vita, come cera che si consuma nel corpo martoriato dalla sofferenza e dalla malattia, divenne, sull’esempio dello stesso Fondatore, un inno di lode, adorazione e riparazione a Dio, completando, come dice l’Apostolo “… nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo a favore del suo corpo che è la Chiesa” (Col 1,24). Il progetto dell’Opera della Riparazione, nata dal cuore sacerdotale di Mons. Antonino Celona, che ardeva comunicare i flutti d’amore che gorgogliavano in lui e volevano diffondersi nel mondo, è stata vissuta nell’umiltà e nell’accettazione amorosa delle incomprensioni. Questa Opera è stata accolta con entusiasmo, originalità, e semplicità da suor Maria Alfonsa, ma non ha rivelato ancora tutti i suoi segreti. La loro vita così semplice, nascosta, provata, necessita di studio, di approfondimento e di interpretazione. Entrambi hanno imparato a fare del Cristo lo scopo unico della vita, a conoscere il suo
mistero scrutando la Scrittura, accogliendo gli insegnamenti del Magistero della Chiesa e alimentando la loro fede con la lettura dei santi e dei mistici. Numerosi fedeli hanno colto questo mistero e nell’attuale periodo storico di trasformazione del mondo, vengono attratti dalla loro vita evangelica di preghiera, di azione, di offerta riparatrice e sperimentando l’efficacia della loro intercessione. Ambedue, questi modelli luminosi di vita cristiana, mostrano ai loro devoti l’esigenza di un Amore unico, quello di Gesù, che “ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore” (Ef 5, 1-2). L’opuscolo della nostra autrice è inserito tra le pubblicazioni promosse in questi anni per fare conoscere i Servi di Dio, dei quali è in corso il processo apostolico per la loro causa di beatificazione e canonizzazione, per mettere in risalto il loro eroismo, consapevoli che tra le soffocanti spine del male e della sofferenza che hanno vissuto, il bene prima o dopo mostra il suo splendore. L’agiografia cristiana non è nuova a situazioni simili, e presenta numerosi esempi di uomini e di donne di Dio, che per la realizzazione di istituzioni benemerite nella Chiesa, sogliono passare attraverso incomprensioni, travagli, difficoltà di ogni genere. La storia ha peraltro delle esigenze di veridicità e di completezza che necessitano di essere soddisfatte. Il processo canonico di Padre Celona presso la Congregazione delle Cause dei Santi ha già raggiunto un importante traguardo di chiarificazione storica con la pubblicazione della Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis. Il libretto è il frutto di una attenta ricerca fatta accuratamente dalla nostra autrice sulla base degli scritti dei Servi di Dio, in occasione del prossimo 70° anniversario di morte del Venerabile Fondatore (15 ottobre 2022). Senza alcun dubbio ed esitazione vedo l’opportunità di riprendere il tema del carisma per le attuali urgenze sociali ed ecclesiali, ricchi di avvenimenti e di sconvolgimenti. Anzi, pienamente d’accordo con questa iniziativa, sono convinto dell’incontestata attualità della riparazione per l’intera Famiglia Riparatrice, per scrutare ancora più profondamente la dottrina insigne di questo carisma, per presentarla in una luce nuova secondo la sensibilità del momento, per farla apprezzare ed amare da molti, in particolare dai giovani e da tutti gli assetati di assoluto. Queste pagine, sono state scritte volutamente con un’unica finalità: evidenziare l’attualità del carisma e della spiritualità riparatrice vissuti dal Venerabile Servo di Dio Antonino Celona (1873-1952) e dalla Serva di Dio Suor Maria Alfonsa Bruno (1937-1994), nella duplice dimensione contemplativa e attiva, col culto al SS. Sacramento, la forte devozione alla Vergine Maria Riparatrice e l’apostolato per la salvezza dei fratelli. Si evidenzia con chiarezza che la dottrina della riparazione è assolutamente inseparabile dalla loro vita e dagli avvenimenti storici ed ecclesiali del periodo in cui hanno vissuto. La nostra autrice è stata capace nella scelta dei brani che propone per la nostra edificazione, poter cogliere l’intimo del SdD e della SdD che fecero della riparazione lo scopo della loro vita. E soprattutto conoscere le vibrazioni delle loro anime, l’amore per i fratelli, la loro disponibilità e obbedienza a Dio e alla Chiesa, il loro spirito di preghiera e di sacrificio, da cui si sviluppa la loro umanità e il loro messaggio evangelico sempre attuale. L’Apostolo San Paolo scrive nella prima lettera ai Corinzi: “a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito secondo le necessità della Chiesa” (12,7). Inoltre, approfondendo questi contenuti, potremo meglio scoprire il vero volto della spiritualità dell’intera Famiglia Riparatrice, lo specifico di ogni istituzione che ad essa fa riferimento, e cogliere il cammino provvidenziale dello Spirito nei “segni dei tempi”. Questi pionieri dello spirito, Antonino e Alfonsa, con fede perseverante hanno intrapreso un cammino arduo che li ha portati a trovarsi davanti a Gesù Crocifisso, Redentore, Salvatore e Primo e Vero Riparatore, e ai crocifissi di questo mondo in un unico modo: con passione di amore. La croce è diventata per entrambi il climax cui tendere, e per potere raggiungere il Crocifisso e i crocifissi. In tempi diversi e in modi diversi sono stati chiamati da Dio per la loro missione ad accettare la sofferenza unita all’amore, come passaggio obbligato: Antonino Celona con il lungo e amaro esilio contrassegnato da alcune circostanze piuttosto critiche; Alfonsa Bruno con la sua malattia cronica invalidante che la costringerà a stare in sedia a rotelle per molti anni. Lo Spirito Santo li ha guidati con precoce rigore a conformarsi ai Disegni Divini e con il loro abbandono a Dio sono stati partecipi della stessa vita e missione del Figlio di Dio. Mentre ringrazio l’autrice per questo suo valido contributo, spero che, attraverso l’esempio della vita del Venerabile Antonino Celona e della Serva di Dio Suor Maria Alfonsa, che hanno speso la vita per la riparazione, queste pagine accendano in molti il bisogno della preghiera, il gusto della meditazione e la “bellezza” della riparazione. Inoltre, auspico che altri, appassionati di questo carisma, studino questa ampia irradiazione dell’insegnamento celoniano e alfonsiano, per farne cogliere meglio l’inserimento del carisma della riparazione nell’Opera della Redenzione e, ad un tempo, la sua portata ascetica e mistica. Pertanto, questo libretto, donatoci amorevolmente dalla nostra curatrice, non è soltanto un punto d’arrivo ma bensì di partenza. Ci auguriamo, infine, che trovi accoglienza e interesse in molti lettori e devoti dei Servi di Dio e sostenga la speranza di coloro che vivono l’esperienza della sofferenza e del dolore.
Fr. Tonino B. Bono, ofm
Assistente
Suor Maria Elsa Ciraolo, a.r.
Vice Assistente