Omelia XXVI Anniversario - 23 Agosto 2020 - Suor Maria Alfonsa di Gesù Bambino Ancella Riparatrice

Omelia XXVI Anniversario – 23 Agosto 2020

Mons. Angelo Oteri
Vicario Episcopale Area Vita Consacrata
dell’Arcidiocesi di Messina – Lipari – S Lucia del Mela

Omelia a cura di Mons. Angelo Oteri

Gratitudine, gratitudine.

Un bellissimo regalo mi viene fatto, dalla bontà di Dio, questa sera, un regalo condiviso, con tutti voi, carissimi fratelli e sorelle, nel celebrare questa divina Eucarestia, facendo memoria della Serva di Dio, Suor Maria Alfonsa di Gesù Bambino, nel XXVI Anniversario del suo Pio transito da questa terra al cielo.

Gratitudine, a P. Tonino Bono, che si è fatto strumento della Misericordia di Dio per me, quando il 28 maggio, in Cattedrale, al termine della Messa Crismale, postergata a causa del coronavirus, mi ha sussurrato all’orecchio, “Ti chiedo di presiedere la S. Messa il 23 agosto nella memoria del Pio transito della Serva di Dio suor Maria Alfonsa di Gesù Bambino.” E poi, è subito scomparso. Mi ha messo nel cuore questa richiesta e ho sentito dentro di me, nonostante i miei limiti e la mia poca conoscenza di suor Alfonsa, che non potevo tirarmi indietro.

È una grazia, ho detto, è un dono di Dio e cosi, cominciai a pregare, a chiedere sussidi per conoscere un poco questa straordinaria Suora Ancella Riparatrice, Suor Alfonsa, come viene comunemente chiamata.

La mia gratitudine, unitamente al saluto, è per la Madre Generale, suor Maria Chiara Adamo e per tutte le Consorelle della Congregazione, Saluto tutti gli Associati “Amici di Suor Alfonsa”, e il Suo Presidente, Nino La Greca, che si prodigano nel mantenere viva la spiritualità di Suor Alfonsa.


Nella mia vita, ho visto due/tre volte Suor Alfonsa, in occasione di qualche Celebrazione Eucaristica. Nel mio sguardo e nel mio cuore, rimase impressa l’immagine di questa Suora, seduta nella sua carrozzella, con un piccolo tavolino d’appoggio, in un angolo della Chiesa, assorta nella preghiera.

Poi, molte volte, ne sentivo parlare, con tanta venerazione e fiducia, da parte di tanti fedeli, fino a quando, anch’io, in occasione della annuale ricorrenza del suo Pio transito, ho partecipato, sia nel cortile della Casa Madre e sia in Cattedrale e ne sono rimasto sempre edificato, per la numerosa e devota partecipazione.

Qui, c’è certamente il dito di Dio, dissi fra me. E questa sera, mi trovo nella nostra Cattedrale, con tutti voi, Carissimi, a lodare e benedire il Signore, facendo mie le parole di P. Tonino Bono, parole riportate nel suo libro biografico, dal titolo: “Luce e profezia per la Chiesa”

Quando la vita cristiana sembra illanguidirsi e avvicinarsi lo spettro della decadenza, il Signore fa fiorire mirabilmente la santità nella Sua Chiesa e moltiplica il numero dei Santi, quali provvidenziali luci che illuminano il cammino della vita cristiana e rendono la Chiesa capace di alimentare il misterioso flusso della grazia divina in mezzo all’umanità”.


Chi è suor Alfonsa?

Scrive, Il Biografo don Raimondo Frattallone, nella prima pagina del libretto divulgativo “Gioia luminosa dalla Croce”:

“Una donna che si è sentita chiamata da Dio ed a Dio, con gioia e libertà, ha risposto ed a Lui, si è totalmente consacrata nella Congregazione delle Ancelle Riparatrici, vivendo tutta la sua vita, conformandola, con amore e fedeltà, ogni giorno, a Cristo, suo unico sposo”.

Leggiamo nel capitolo 11° del Vangelo di Matteo una preghiera di Gesù:

“Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”


Chi è suor Alfonsa?
Una Consacrata che si è fatta piccola e sulle orme di S. Teresina del Bambino Gesù, ha ripercorso la piccola via alla santità e i travagli, unitamente alle gioie spirituali, con la totale offerta di sé stessa a Dio. Una Religiosa che, dalla Carrozzella della sua sofferenza, si è fatta parola di consolazione per gli altri, maestra di vita spirituale, silenziosa ed eloquente esempio di imitazione di Cristo sulla via del Calvario.


Chi è suor Alfonsa?
Una Suora missionaria, sia pure per poco tempo, in America, la malattia, però, le ha impedito di poter continuare:

“Il mio sogno era essere missionaria, confida al suo Padre spirituale, ma adesso, mi tocca esserlo da qui. Sarò missionaria di desiderio, di sofferenza, di preghiera, dando quanto posso dare”


Chi è suor Alfonsa?
Una lampada vivente davanti a Gesù Sacramentato. La sua più grande gioia, la sua forza, Il suo costante referente e interlocutore della giornata: Gesù, presente nel Santissimo Sacramento dell’Altare. Trascorreva ore e ore, seduta sulla sua carrozzella, per pregare, per offrire, per intercedere, per amare.


Abbiamo ascoltato nel Vangelo:

“E voi, (domanda Gesù agli Apostoli), Chi dite che io sia?”

 “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”, risponde l’Apostolo Pietro.

La fondamentale, costante fede della Chiesa. La risposta che va Professata e testimoniata nella vita di tutti i giorni.

“Cristo” scrive S. Paolo ai Filippesi “sarà glorificato nel mio corpo, sia nella vita, come nella morte. Per me, infatti, il vivere è Cristo e il morire è un guadagno”.

Suor Alfonsa ha vissuto la sua vita in vitale comunione con Cristo. Ha vissuto di fede, vedendo Dio nelle quotidiane situazioni della sua vita e, soprattutto, nei momenti più oscuri e dolorosi.


Che cosa ci attrae nella vita di suor Alfonsa?

Il suo credo al dolore offerto con amore. È questa, sicuramente, la luce particolare che maggiormente si sprigiona dalla vita della Serva di Dio e che l’ha resa collaboratrice feconda nell’opera salvifica di Cristo Redentore. La sua sofferenza, accettata, vissuta, offerta in unione alla Passione salvifica di Cristo, è il mistero di luce che si irradia, ci raggiunge e ci sostiene nel nostro cammino di fede.

Il suo p. Spirituale, p. Terenzio, le domanda:

 “Non le sembra che oggi la contemplazione sia necessaria, e che le sue consorelle farebbero una cosa buona se dedicassero almeno cinque minuti al giorno alla contemplazione?”

Quasi di colpo rispose:

“Cinque minuti, è poco, è poco. E poi, quando nella contemplazione si comincia a gustare Dio, il tempo non conta, non passa. È Dio che vi abita, è l’amore che lo possiede, si resta là come incantati. Non si desidera che Lui, parlare con lui, guardarlo, amare. È una gioia immensa, è una grandissima felicità. Si dimentica tutto, si vive solo di Dio e in Dio. Io l’amo…Io lo chiedo per tutti i sacerdoti…per le Consorelle del mio Istituto, per tutti i fratelli del mondo”.


Il carisma della riparazione, unito inscindibilmente al dolore offerto per amore. A riguardo, così scrive don Raimondo Frattallone:

È questo il nucleo centrale che unifica tutta la sua esistenza: l’amore sofferente, crocifisso, riparatore e adorante”


Carissimi fratelli e sorelle, la vita spirituale di suor Alfonsa, è, davvero, una miniera spirituale da esplorare. Della sua vita hanno scritto con passione e documentazione P. Terenzio Manto, suo P. Spirituale; don Raimondo Frattallone; lo stesso P. Tonino Bono; i Vescovi che si sono alternati nelle ricorrenze e di cui ho elencato 26 Omelie, i numerosi numeri speciali della rivista “Sentinella di corte”. Una ricchezza di riflessioni, ispirate, illuminate, e che ci edificano e ci spronano a vivere, con maggiore impegno, la nostra specifica vocazione alla santità.

E noi? Viviamo in un tempo di gravi difficoltà, a livello mondiale, a causa della pandemia, e non solo, difficoltà di carattere economico, sociale, morale e religioso. Tutti siamo chiamati, guidati dallo Spirito, a scrutare i segni del nostro tempo e, a livello personale ed ecclesiale, rispondere, con rinnovata speranza e con la conversione della nostra vita, alle nuove domande del mondo contemporaneo.


Concludo, dicendo con voi:

“Grazie, Signore, per averci donato suor Maria Alfonsa. Dona, anche a noi, Signore, la forza di affrontare le sofferenze della vita, che mettono, molte volte, a dura prova, la nostra fede. Suor Alfonsa, dal cielo, continui ad intercedere per noi, per tutte le grazie di cui ciascuno ha bisogno, per le Vocazioni di speciale consacrazione a Dio, particolarmente per le consorelle delle Ancelle Riparatrici, per la nostra chiesa Messinese. Santissima Trinità, noi ti preghiamo di glorificare suor Alfonsa nel tuo Regno e, se è secondo la Tua Santa Volontà, anche su questa terra, e di renderci pieni di fede, speranza e carità.  Così sia”.

Messina, 23 Agosto 2020

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